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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Non si torni indietro, teniamo alta la tensione contro la mafia.

Il ritrovamento di munizioni, tra cui proiettili speciali in grado di perforare vetri blindati, nel territorio di Vittoria riporta ad un tempo in cui la città di Vittoria subiva una aggressione continua da parte della criminalità mafiosa che ebbe il suo culmine nella guerra tra cosa nostra e stidda che lasciò sul terreno decine e decine di morti ammazzati per la supremazia nel controllo delle attività delittuose classiche, traffico di droga e armi, estorsioni e rapine. Poi, ad un certo punto, con l’avvento di Provenzano, che come tutti sanno mandava e riceveva pizzini anche da Vittoria, e la fine della strategia stragista, i kalashnikov hanno smesso di sparare e anche a Vittoria c’è stato un mutamento della strategia criminale che si presume sia consistita nel puntare direttamente sullo sviluppo creato dalla agricoltura avanzata e dal suo indotto specialmente nella commercializzazione, non tralasciando il settore degli imballaggi e dei trasporti. Ora la crisi drammatica legata ap...

Brevi cenni sul contesto politico e sul mio stato d’animo

Raccontare ad amiche e amici, compagne e compagni, cittadine e cittadini il mio stato d’animo all’interno del contesto politico attuale l’avrò fatto tante volte, ma mai mi è toccato farlo, come questa volta, per descrivere una tappa fondamentale dell’avventurosa vita politica che mi è capitato di condurre in questi anni dall’adolescenza alla maturità. Entro assieme a tanti coetanei ed amici fraterni nella FGCI di Marco Fumagalli, che ho avuto il piacere di trovare ancora al mio fianco, e nel PCI di Enrico Berlinguer alla fine degli anni 70, giovane liceale con l’idea concreta di cambiare il mondo con l’impegno, con la costanza, con il sacrificio dello studio e della conoscenza come unica arma per ottenere quel “potere” da mettere al servizio della giustizia e della emancipazione delle fasce più deboli. Già allora il dibattito tra noi era sul rapporto tra pubblico e privato, su quanto potesse predominare un aspetto sull’altro e alla fine ci siamo sempre ritrovati nel sostenere che nell...

“Strada giusta” o vicolo cieco

Si può immaginare un’Italia senza la sinistra? All’inizio siamo partiti da questa domanda proponendo all’interno dei DS un rinnovamento profondo del Partito del Socialismo Europeo e dell’Internazionale socialista. Proponendo una tavola di valori e una piattaforma programmatica più avanzate: nelle politiche economiche, sociali e ambientali; nell’impegno per la libertà e i diritti di tutte e di tutti; nel rinnovamento etico e democratico della politica; nella lotta per la pace e la giustizia del mondo; nella capacità di rappresentare il lavoro. Proponendo di superare le divisioni a sinistra che rappresentavano uno dei fattori della crisi italiana. Volevamo contribuire al consolidamento e all’allargamento dell’Unione di centro-sinistra, per aprire la strada ai profondi e necessari cambiamenti nella società, nell’economia, nella cultura e nell’etica. Volevamo dare impulso alla partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica. Indicando l’obiettivo di una più grande e unitaria forza ...

La strada della politica

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Mercoledì andrò ad una riunione provinciale di SEL a Ragusa, pensavo una riunione tra noi, per interrogarsi, approfondire, capire, cercare col buon senso e con la discussione le ragioni dello stare assieme e gli obbiettivi comuni. Vedo si tratta di una riunione che non si terrà in sede e sara aperta a chiunque, con la presenza del coordinatore regionale , a proposito di "conflitto generazionale" ci sta. Bene, poco male, vuol dire che come al solito farò valere le mie ragioni democraticamente e liberamente e assieme a chi lo vorrà farò le mie scelte e prenderò le mie determinazioni pubblicamente e alla luce del sole. Grazie.