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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

La brace sotto la cenere..

Anche in questa campagna elettorale a Vittoria c'è chi è vittima di se stesso. Il copione è di una fissità che sfiora la paralisi. Non ci si pone mai il tema dell’efficacia dell’azione politica. Si pone solo il tema del rimbombo della propria voce. Ma ormai resta solo quello. La piazza di cui si raccontano le pene, con grande energia comunicativa, chiede risposte. E se non arrivano, le contumelie tornano indietro. Ma il consenso a certi personaggi, più o meno squallidi, non va né mitizzato, pensando che siano angeli vendicatori, né demonizzato, pensando che un voto che li punisce sia un esorcismo. Se no non si capisce qual è la brace che arde sotto la cenere della politica. E la brace è il senso del fare politica, quanto conta un singolo cittadino, chi decide, come si accorcia la distanza fra democrazia diretta e delegata, non è cosa semplice, non lo è mai stata.

Il “cavallo di Troia” e “i costruttori di soffitte”

Non è facile governare un processo politico a suo tempo innescato per spazzare via (“scupa nova”) la “sinistra” dal governo della città, “sinistra” accusata, un giorno si e un giorno sempre, di essere antiquata e quindi di non saper leggere le grandi trasformazioni della società o di essere troppo cavillosa e quindi di non saper decidere in maniera scattante e sbarazzina. Infatti le giravolte segnalate, in ultimo, le più eclatanti, dallo stesso Sindaco Nicosia, dimostrano, al di là delle poco dignitose questioni personali, la prevalenza di un pensiero destrorso che ha guardato e guarda più all'individuo che alla comunità. Pensiero che addirittura porta tanti pseudo politici a disprezzare e schernire chi ha sempre vissuto la politica non come mezzo per realizzare se stesso, ma come servizio e contributo alla propria comunità. Questi sono stati i presupposti che hanno portato molti di quei personaggi che hanno avuto ruoli tecnico-burocratici e di governo negli ultimi dieci ...