La brace sotto la cenere..

Anche in questa campagna elettorale a Vittoria c'è chi è vittima di se stesso. Il copione è di una fissità che sfiora la paralisi. Non ci si pone mai il tema dell’efficacia dell’azione politica. Si pone solo il tema del rimbombo della propria voce. Ma ormai resta solo quello. La piazza di cui si raccontano le pene, con grande energia comunicativa, chiede risposte. E se non arrivano, le contumelie tornano indietro. Ma il consenso a certi personaggi, più o meno squallidi, non va né mitizzato, pensando che siano angeli vendicatori, né demonizzato, pensando che un voto che li punisce sia un esorcismo. Se no non si capisce qual è la brace che arde sotto la cenere della politica. E la brace è il senso del fare politica, quanto conta un singolo cittadino, chi decide, come si accorcia la distanza fra democrazia diretta e delegata, non è cosa semplice, non lo è mai stata.

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