Per formazione, cultura e carattere non mi sono mai scagliato contro nessuno, e sono sempre stato e sono contento quando si sono attivati o si attivano canali di partecipazione, il problema è la comunicazione che non si riesce a rendere fluida e circolare, non lo dico per polemica o per piaggeria, ho la sensazione che in questo momento storico si vuole sfuggire al confronto democratico, è come se si volesse mettere in discussione la stessa essenza dello stare insieme in un gruppo, in una comunità, perchè ciò di per sè comporta studio, sacrificio, ricerca, costanza e acquisizione di una capacità dialettica che serve per con-vincere chi ti sta attorno sulla bontà delle tue idee e sui valori profondi che ti spingono ad accettare la battaglia politica per avere un mondo più giusto e migliore o per farsi con-vincere, insomma è come se la maggioranza delle persone fosse alla ricerca perenne di una scorciatoia, di qualcuno che ti porta il piatto bell'è pronto senza la fatica della preparazione, e ancora, è come se volesse nascondersi dietro ad uno che rappresenta la loro rabbia verso tutti e rifiuta di cimentarsi nella dialettica democratica, almeno così si vede dall'esterno qualche "movimento". Per tutto ciò, in questo momento storico che per molti versi è simile a quello del primo dopo guerra (bienno rosso), io non me la sento di non condividere la paura assieme a molte altre persone del populismo, perchè è nelle generalizzazioni, nei pregiudizi, nel "di tutta l'erba un fascio" che muoiono le diversità generatrici di conflitto e democrazia. Per questo il mio sostegno va al campo largo del centro sinistra incarnato pur con mille contraddizioni dal PD.
Sul Porto di Scoglitti
Il porto di Scoglitti per la sua ubicazione strategica in pieno centro cittadino consentirebbe a quelli che con le loro imbarcazioni da diporto volessero ormeggiare al suo interno di recarsi a piedi a fare una visita della frazione marinara, fermandosi a gustare le prelibate vivande preparate dai ristoratori del posto a base di pesce fresco o usufruendo delle belle spiagge della Riviera Gela e della Riviera Camarina, o ancora andando a visitare il vicino museo archeologico di Camarina. E, invece, assistiamo a una lentezza estenuante dei lavori pubblici che riguardano lo stesso e che dovrebbero risolvere l’annoso problema dell’insabbiamento e della sua messa in sicurezza, che fine ha fatto l’appalto di tre milioni e ottocento mila euro? Sono stati fatti a regola d’arte i lavori di banchinamento e i servizi per la piccola pesca e la vendita a dettaglio del pesce, costati circa cinquecento mila euro? Il nuovo mercato ittico che fine ha fatto? I pontili galleggianti usufruiti da imbar...
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