Valutazione e Stima

Alla base dell'autostima c'è l'autovalutazione, la quale può esprimersi come sopravvalutazione o come autosvalutazione o sottovalutazione per una considerazione errata che ciascuno può avere di se stesso rispetto agli altri o alla situazione in cui di volta in volta si trova ad operare. L'oscillazione della valutazione che uno ha di sé è in stretta relazione con il concetto di Sé e di Compensazione. Una riflessione organica sul Sé è stata proposta da diversi psicoanalisti, i quali sostenevano che i sentimenti, le idee, le scelte e le azioni dell'uomo raggiungono il loro più alto sviluppo nella "reciprocità sociale", ma iniziano e terminano nella "intimità del Sé cosciente". Perciò il processo psichico non trova il suo compimento nell'adattamento o nell'autorealizzazione, ma in un percorso che trascende la realtà e le potenzialità individuali e che si esprime nella "espansione del Sé", attraverso "azioni creative" che vanno dalle intuizioni dello psicotico alla produzione dell'artista, alla scoperta dello scienziato, che hanno in comune uno "scarto" rispetto alla logica comunemente condivisa. Insomma è il concetto di Sé che l'individuo rappresenta attraverso l'autostima che va riequilibrato e armonizzato per quanto possibile, il nostro compito è provarci col nostro lavoro quotidiano.

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