"Al lavoro e alla lotta"

Ho accettato di tornare a svolgere il ruolo di coordinatore provinciale di SEL, per questo ringrazio tutte le compagne e i compagni che ancora una volta hanno riposto in me la loro fiducia, perché il nostro compito è provare a dimostrare nei fatti e con l’esempio concreto che chi fa politica per passione la continuerà a fare sempre, perché è il potere fine a se stesso che stritola, sia che si vince sia che si perde, mentre l'interesse per l'uomo e la sua organizzazione sociale, sempre da migliorare, rimane al di là di ogni disincanto, questa è la modalità che ha storicamente contraddistinto la nostra azione in questi anni difficili e per molti versi oscuri che hanno portato grandi trasformazioni e grandi tensioni sociali, non raccolte dalla politica e che anzi sono diventati “ anti politica” proprio perché la politica ha preferito difendere gli interessi esclusivi della “casta” e non navigare in mare aperto, come dimostrano i risultati elettorali recenti. Il mio compito precipuo sarà quello di contribuire a creare dirigenti della Sinistra che devono aspirare ad essere loro stessi leader, tenendo ben presente che solo quando gli obiettivi di un gruppo o di una organizzazione sono condivisi e aiutano a sviluppare gli obiettivi personali dei membri del gruppo e gli obiettivi dei membri del gruppo sono funzionali agli obiettivi del gruppo siamo in presenza di una buona leadership. Oggi si aprono prospettive nuove c’è la volontà da parte di tutti noi, uomini e donne di SEL di mettere in piedi un processo di cambiamento reale che metta in primo piano l’interesse generale e quindi dia spazio a chi intende dare un contributo disinteressato alla costruzione di un futuro dove tutti abbiano le stesse opportunità, dove non ci sia la legge della giungla e del far West e avanzi lo sviluppo e la legalità. Questa è la nostra sfida e ci confronteremo a viso aperto e senza tentennamenti per raggiungere l’obbiettivo che ci siamo prefissati nel fuoco delle competizioni elettorali che a breve ci attendono. Io credo che la strada da perseguire per non vedere sfumare il sogno di tanti di militare nuovamente in un grande partito della sinistra popolare di governo sia la costruzione di una nuova forza politica, comprendente oltre SEL e la cosiddetta "sinistra diffusa" anche e soprattutto il PD, una forza legata al socialismo europeo. In questo senso il progetto di Fabrizio Barca guarda al futuro e movimenta il quadro della sinistra italiana. Tocca a noi fare in modo che non sia solo un’enunciazione teorica e abbia invece la concretezza di camminare con le gambe di uomini e donne che credono nel cambiamento e vogliono cercare di tradurre gli ideali di giustizia e uguaglianza nella pratica e nell'impegno quotidiano a favore dei più deboli, dei meno garantiti, di chi non ha voce ed è costretto a stare ai margini della società. 15-04-13 Enzo Cilia – coordinatore provinciale

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