Che fine hanno fatto i mercatini rionali?

Al Sig. Sindaco Avv. Giuseppe Nicosia All’Assessore all’Agricoltura e Mercati Dott. Giovanni Caruano E p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale Avv. Salvatore Di Falco Oggetto: Interrogazione a risposta scritta Per Sapere: Che fine hanno fatto i mercatini rionali? Il regolamento “ mercatini rionali per la vendita di generi di ortofrutta, di fiori e piante”, per diverso tempo è stato all’ordine del giorno in Consiglio comunale già dalla scorsa legislatura, gli uffici dello sviluppo economico lo hanno redatto e valutato con le associazioni di categoria e all’interno della specifica commissione, ma non è mai stato proposto per la discussione prioritaria dall’assessore allo sviluppo economico né da alcun consigliere di maggioranza, affinché si procedesse alla dovuta analisi e alla possibile approvazione, coscienti che si tratta di un atto non più differibile per le finalità che si prefigge: promuovere civiltà istituendo i mercati rionali con un progetto di inclusione sociale. Soprattutto in un momento di crisi economica generale, infatti, bisogna garantire a tutti (ambulanti e commercianti a posto fisso) la possibilità di lavorare, ma con procedure che inquadrino le varie attività nel rispetto delle regole. E’ dovere della politica, quando amministra bene, tenere conto delle difficoltà di molti operatori che spesso improvvisano una vendita ambulante, costretti da seri bisogni economici o da situazioni personali critiche, e che non possono ancora essere tenuti in disparte dalla società o giudicati con superficialità. Ai lavoratori ambulanti bisogna offrire la possibilità concreta di abbandonare lo stato della precarietà e di illegalità: solo così si potrà dare soluzione al disordine che attualmente si nota per le vie della città. Reputiamo che gli spazi dovrebbero essere resi fruibili e vivibili, spalmati sul territorio senza penalizzare il quartiere. E ai lavoratori a posto fisso di mantenere la possibilità di un reddito decente che non li costringa a chiudere bottega. Il regolamento in questione consentirebbe di esprimere una giusta valutazione dell’operato dei lavoratori ambulanti in quanto essi concorrono a produrre un beneficio per sé, legittimamente, ma anche ad offrire ai consumatori delle opportunità concrete di risparmio nella spesa quotidiana. Infine, molto importante è il vantaggio che ricade su tutta la città perché solo una adeguata organizzazione, visibile, continuativa e regolata, di tale lavoro ne può garantire dignità e riconoscimento sociale, oltre che sicurezza ed efficienza economica per tutti, operatori e consumatori. E’ per questo motivo che crediamo che il provvedimento debba essere approvato al più presto possibile. Considerato che sarebbe una scelta di decoro per la città e per contrastare l’illegalità e garantire un lavoro dignitoso agli ambulanti e un reddito decente ai piccoli commercianti a posto fisso che spesso si vedono costretti a chiudere bottega perché non possono sopravvivere alla eventuale concorrenza sleale. Vittoria, 15/01/2014 Enzo Cilia (consigliere comunale SEL)

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