Ebbene sì...
Ebbene sì... dato che la fine del mondo il 21 Dicembre non c'è stata, l’assemblea nazionale di SEL il 22 Dicembre ha decretato la fine delle primarie per la scelta dei parlamentari di SEL, scegliendo di imporre dal centro 23 ottime persone garantite e tutte le altre persone popolani dei territori invece sono invitate a correre al buio senza sapere per cosa in una specie di riffa.
Ora tutt
i sappiamo che le primarie per la scelta dei parlamentari nascono dalla necessità di dare ai cittadini elettori del centro sinistra la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, perché il “porcellum” non lo consente.
Per questo avevamo il dovere e il diritto di provarci, di metterci la faccia, di mettere a frutto la passione che ha storicamente contraddistinto la nostra azione politica in questi anni difficili e per molti versi oscuri che hanno portato grandi trasformazioni, grandi tensioni sociali, finora non raccolte dalla “politica” .
La crisi economico finanziaria ha macinato le economie reali dei territori, ha messo nel tritacarne la nostra microimpresa agricola, artigianale, commerciale. Di colpo sono stati chiusi i rubinetti del credito, mentre i costi di gestione e il regime fiscale hanno continuato ad erodere l’esile reddito di queste attività i cui titolari sono diventati lavoratori a cottimo. Non dare vigore e speranza a queste forme d’impresa significa avviare un desertificazione economica e sociale che regalerà alla capacità economica della criminalità organizzata un ruolo esclusivo, significa costringere le giovani generazioni, ad emigrare o diventare galoppini precari del potente di turno.
Questa era la sfida per raggiungere l’obbiettivo di costruire un Paese migliore.
E questa sfida si poteva fare nella campagna elettorale più breve e intensa della storia, in una settimana, consentendo una gara leale e vera per rappresentare le ragioni delle popolo del centro sinistra siciliano per la legalità, il lavoro, l’innovazione, la giustizia e l’uguaglianza di opportunità per tutti.
Il risultato era a portata di mano purtroppo non ci è stato consentito, noi siamo abituati a guardare negli occhi le persone, a essere chiari e conseguenti, a non tenere il cappello in mano. Pensiamo che tutto ciò sia un’occasione persa dal nostro movimento e non partecipiamo a Primarie senza senso fatte solo per dare in pasto all’opinione pubblica uno “spettacolo democratico”.
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