La Sinistra può fare la Sinistra in una nuova forza politica popolare
Comprendo il pensiero di tante compagne e compagni che pongono dubbi sul fatto che la costruzione di un partito non può essere il fine,ma neanche può essere esclusivamente un mezzo per garantire una collocazione a qualcuno.
Vendola ieri alla trasmissione di Fazio ha espresso un concetto che aveva già espresso all'inizio dell'avventura di SEL: "a me interessa più la partita che il partito", certo poi nei fatti anche lui è rimasto prigioniero degli apparati e dei fantasmi del passato che avevano visto una sinistra fuori dalle istituzioni democratiche, ma questo è, per l'appunto, un discorso che fa parte del passato e per definizione non si può cambiare.
Pur tuttavia e' anche vero che il partito è il mezzo costituzionale per raggiungere il fine e se Vendola non avesse avuto il partito non avremmo senatori e deputati in parlamento, perchè non credo abbia mai pensato di far leva solo sulla sua personalità, anche questo sarebbe stato un modo per dire che i partiti non servono e allora l'unica strada percorribile sarebbe stata quella di una democrazia mediatica che si impernia sui leader, dove la militanza avrebbe perso di senso o meglio ne avrebbe avuto un altro cioè quello di seguire il capo carismatico, ma a questo punto avremo parlato non di militanti ma di discepoli o più prosaicamente di "funzionari", come si chiamavano una volta, o di impiegati.
Io credo che l'unica strada per non vedere sfumare il sogno di tanti di militare nuovamente in un grande partito della sinistra popolare di governo sia la costruzione di una nuova forza politica, comprendente oltre SEL e la cosiddetta "sinistra diffusa" anche e soprattutto il PD, legata al socialismo europeo.
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