Quanta strada quanta salita, ma va bene così.

Ci sono storie di persone che quando devono avere un incarico o una possibilità di cimentarsi per raggiungere un traguardo, in tutti i campi dalla professione al gioco, dallo sport alla politica, sono sottoposte ad esami minuziosi di merito e di metodo, perché per esse la strada in salita è più in salita di chiunque altro, ce ne sono altre storie che rasentano l'inverosimile tanta la facilità per cui alcune persone prendono quello che vogliono e nessuno fiata, nessuno ha niente da ridire, non ci sono ostacoli che tengano, sarà il "destino cinico e baro" di saragattiana memoria, sarà la dignità dei primi o l'invidia dei secondi che scatena in chi deve prendere decisioni sentimenti contrastanti di avversione e di ammirazione. Chissà chi lo sa? Una mia amica sostiene che "bisogna fregarsene ed andare avanti senza crearsi alcun scrupolo", forse è proprio questo che frega, lo Scrupolo. Pur sapendo che esso nel suo significato primitivo, indica una pietruzza che, penetrata nella scarpa, rende disagiato il camminare. Nel linguaggio figurato, divenuto l'usuale, significa la trepidazione, il timore, le pene di una coscienza che si conturba senza motivi sufficienti, perché provenienti da supposizioni incerte e senza ragionevole fondamento, che mettono in angoscia l'anima......

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