Da "le rane"
« Così anche tra i cittadini, quelli che conosciamo per nobili, saggi,
giusti, educati nelle palestre, alla danza, alla musica, questi li
scartiamo, e ci avvaliamo invece delle facce di bronzo, forestieri,
furfanti e figli di furfanti, gli ultimi venuti, che un tempo la città
non avrebbe usato nemmeno come capri espiatori. » Aristofane.
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