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Visualizzazione dei post da 2017

Felice Anno Nuovo

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Buon Natale a tutti voi da tutti noi

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"Dite male del lavoro mio, ma la pazzia non l’ho inventata io".........."Panta Rei"

"Tutto scorre" è un modo di dire o uno stile di vita dove ogni cosa cambia nel tempo perché ciò che oggi sembra irrisolvibile e doloroso, domani potrebbe non esserci più. Invero può succedere che un Centro di Salute Mentale, dell'estrema periferia dell'impero a sud di Tunisi, a fronte di un aumento esponenziale dell’utenza, circa 13.000 cartelle sanitarie, a cui quotidianamente fa fronte considerato il bacino di competenza territoriale, oltre 100.000 abitanti, e le aumentate esigenze di salute mentale della popolazione, sia senza personale sociosanitario e psicologico a supporto. In particolare è dal mese di Dicembre 2016 che è privo della figura dell’assistente sociale che è di fondamentale importanza per l’inserimento e la gestione dei pazienti in CTA e nelle varie strutture riabilitative, per i rapporti coi servizi sociali degli enti locali e dei tribunali (UEPE), per i contatti con le famiglie, per i progetti d’inserimento lavorativo attivati (borse lavoro, ecc.)...

Grandi novità all'orizzonte.........o no! Sarà.......

Sarà l'esperienza siciliana del galleggiamento permanente, che porta a trasformarsi e a non cambiare, che mi porta ad essere ancora più convinto della giustezza di combattere per un buon terreno di coltura (tessuto democratico si diceva una volta) facendo semplicemente il proprio dovere in ambito lavorativo, familiare e comunitario. Sarà perché mi hanno sempre colpito storie di persone che quando devono avere un incarico o una possibilità di cimentarsi per raggiungere un traguardo, in tutti i campi dalla professione al gioco, dallo sport alla politica, sono sottoposte ad esami minuziosi di merito e di metodo, perché per queste persone la strada in salita è più in salita di chiunque altro, al contrario di altre storie di persone che rasentano l'inverosimile tanta la facilità per queste altre persone di prendere quello che vogliono senza che nessuno fiata o abbia niente da ridire, senza ostacoli che tengano. Sarà il "destino cinico e baro" di saragattiana memoria, s...

“Il Conte Nero” tra storia, leggenda e ottimo cibo.

Giovanni Alfonso Enríquez de Cabrera, in spagnolo Juan Alfonso (Modica, 3 marzo 1597 – Madrid, 6 febbraio 1647), figlio della Contessa di Modica Vittoria Colonna de Cabrera, fu Almirante di Castiglia, Viceré di Sicilia e di Napoli, Conte di Modica, gentiluomo di camera del re Filippo IV di Spagna, capitano generale dell' esercito spagnolo. Morto il padre Ludovico III nel 1600, il 13 febbraio del 1601 ereditò, sotto tutela della madre Vittoria, i titoli nobiliari di famiglia, fra cui Almirante di Castiglia, Conte di Melgar e Conte di Modica. Questo evento lo porto ad avere un’adolescenza tormentata e perciò fu soprannominato “Il Conte Nero”. Si narra che Juan Alfonso riusciva a trarre sollievo alla sua angoscia in quegli anni solo quando trascorreva, non solo per cibarsi e per più del tempo dovuto, le sue giornate in una locanda prospiciente la costa di mare del canale di Sicilia, nei luoghi dove ancora fumanti erano i resti di quella che fu la magnifica città greca di kamarina...

La sanità ad uso e consumo non può continuare ad essere la rotta da seguire

La questione della sanità scivola quotidianamente nell’abisso o di casi eclatanti o di routine asfissianti. Io credo che per non continuare a fare gli smemorati o aspettare che si calmino le acque per proseguire nella strada di farsi gli affari propri le linee guida da perseguire in questo delicato settore sono: 1) rendere trasparente il rapporto pubblico – privato, ricercando una separazione tra mercato sanitario privato e servizio pubblico; 2) costruire una rete integrata dei servizi regionali socio – sanitari, a partire dal rapporto territorio/ospedale, che permetta di controllare la spesa e di accompagnare il cittadino lungo un percorso di continuità diagnostico terapeutica; 3) realizzare un controllo del SSN non solo attraverso lo strumento dell’accreditamento, ma attraverso la partecipazione dei cittadini alla programmazione dei servizi ed alla verifica dei risultati. Solo in Italia i medici che lavorano nella Sanità pubblica possono lavorare anche in quella privata (ovver...

La Sanità non può essere sottratta alla dimensione "politica"

Svolgo la mia professione di medico psichiatra all’interno dell’azienda sanitaria iblea e ho vissuto in questi anni sulla mia pelle come i principi fondanti della sanità pubblica e per quanto mi riguarda della psichiatria di comunità, ossia la prossimità dei punti di accesso con i livelli di governo, il radicamento territoriale, il legame con le comunità locali siano stati messi in discussione determinando effetti oltremodo negativi sulla qualità dei servizi e sulla motivazione del corpo professionale, per non parlare delle contraddizioni e delle arretratezze dovute ad una gestione spesso asservita al potere, spartita e lottizzata; non sottacendo le punte di eccellenza raggiunte dalle professionalità presenti nella nostra realtà provinciale. Io posso ben dire che sulla Sanità in provincia di Ragusa si è giocata una partita particolarmente aspra, fatta di tagli lineari, ma anche di sprechi, magari solo per dimostrare, chi più e chi meno (politici e tecnici), di avere a cuore le sorti ...

APPELLO PER LA SALUTE MENTALE

Ai Presidenti Regioni Ai Presidenti PP.AA. Al Ministro alla Salute Rivolgiamo un appello urgente per richiamare l’attenzione di Governo, Parlamento e Assemblee Regionali sulle drammatiche condizioni del Sistema di Cura per la Salute Mentale in Italia. I tagli alla sanità operati negli ultimi anni, le restrizioni al turn-over del personale, la riduzione dei centri di responsabilità per l’accorpamento delle ASL, con la creazione di Dipartimenti di Salute Mentale “monster” p...

Panta Rei

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Abbiamo inteso aderire al protocollo d'intesa tra partner diversi per cultura, erogazione di servizi, atti istitutivi (Enti Pubblici, Coop. sociali, Associazioni culturali, Piccole e medie imprese, ecc.), perché abbiamo sempre pensato che la base dell'intervento psichiatrico è la prospettiva di un "trattamento possibile" e la dimensione dell'intervento è il territorio, condizionata dai mutamenti sociali e culturali e che tale dimensione condiziona a sua volta le forme della conoscenza decentrando lo sguardo psichiatrico dal soggetto malato verso la famiglia e l'ambiente in genere. Il riconoscimento di questa complessità comporta un ampliamento dei parametri istitutivi dell'intervento operativo in psichiatria. In ogni caso la famiglia, la rete relazionale, l'ambiente di lavoro devono essere considerati aspetti essenziali di una dinamica che interferisce sia con la crisi che con il mantenimento cronico della patologia psichica. Si apprezza così la pos...

La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio, come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell'al di là. Non avrai altro da fare che vivere. (Nazim Hikmet)

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Io non ho mai avuto eccessive preoccupazioni ad assumere responsabilità istituzionali di governo o di qualsiasi genere, in campo professionale o altro, naturalmente per me la condizione necessaria è un quadro di coerenza tra parole e fatti. Il "potere" per me è sempre stato, sin da ragazzo, fatica e sacrificio; ed è sempre stato in secondo ordine riguardo ai principi fondamentali del rispetto di se stessi e della propria famiglia, perché inteso come servizio e quindi non a tutti i costi. Insomma uno spazio mentale e soprattutto relazionale dentro il quale convergono la storia affettiva, il mondo degli affetti, i legami di attaccamento, il mondo fantasmatico, il narcisismo, il senso che ha l'esistenza, il sentirsi parte di una storia, la differenziazione sessuale, la capacità di vivere relazioni pluri-dinamiche, il rapporto con le regole e il sociale, la capacità di contenere e regolare gli stati emotivi, la capacità di cambiare e di essere cambiato, il sentirsi unico e ir...

La nostra partecipazione e quella dei nostri "pazienti amici" alla "settimana della cultura"

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Abbiamo sempre pensato che per superare lo stigma della malattia mentale è a livello istituzionale che devono confluire i risultati delle varie esperienze di prevenzione/cura/riabilitazione e di informazione/formazione che quotidianamente svolgiamo nelle nostre e in altre sedi e livelli (gruppi specifici, corsi o training, elaborazioni e partecipazione diretta alle iniziative di livello politico-amministrativo, come questa della “settimana della cultura” della nostra città) e perciò abbiamo deciso di abbracciare quanto ci veniva proposto dagli operatori e dai pazienti di alcune Comunità Alloggio presenti nella nostra Città ai quali si sono aggiunti alcuni nostri "pazienti amici" del Centro di Salute Mentale di Vittoria di realizzare una mostra presso la sala esposizione di una di queste "case", nella fattispecie quella di via Cavalieri di Vittorio Veneto, di cose (quadri, foto, sculture, manufatti, ecc.) realizzate col cuore e con un significato affettivo di impor...

buona pasqua

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Profezia

A Jean-Paul Sartre, che mi ha raccontato la storia di Alì dagli Occhi Azzurri. Era nel mondo un figlio e un giorno andò in Calabria era estate, ed erano vuote le casupole, nuove, a pandizucchero, da fiabe di fate color delle feci. Vuote. Come porcili senza porci, nel centro di orti senza insalata, di campi senza terra, di greti senza acqua. Coltivate dalla luna, le campagne. Le spighe cresciute per bocche di scheletri. Il vento dallo Jonio scuoteva paglia nera come nei sogni profetici: e la luna color delle fe...

Forse…. Resi più consci, mai Arresi.

Forse l'esperienza siciliana del galleggiamento permanente, che porta a trasformarsi e a non cambiare, mi porta ad essere ancora più convinto della giustezza di combattere per un buon terreno di coltura (tessuto democratico si diceva una volta) facendo semplicemente il proprio dovere in ambito lavorativo, familiare e comunitario. Forse perché mi hanno sempre colpito storie di persone che quando devono avere un incarico o una possibilità di cimentarsi per raggiungere un traguardo, in tutti i campi dalla professione al gioco, dallo sport alla politica, sono sottoposte ad esami minuziosi di merito e di metodo, perché per esse la strada in salita è più in salita di chiunque altro, al contrario di altre storie che rasentano l'inverosimile tanta la facilità per cui alcuni prendono quello che vogliono e nessuno fiata, nessuno ha niente da ridire, non ci sono ostacoli che tengano, sarà il "destino cinico e baro" di saragattiana memoria, sarà la dignità dei primi o l'inv...

Peculiarità e criticità ..

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La riflessione che mi ha portato a considerare la quotidianità come tratto distintivo e caratterizzante del mio agire pratico clinico-assistenziale è quella per cui, secondo me, essa innanzitutto compendia la misura del cambiamento ed è incontro, convivenza e al tempo stesso conoscenza. E’ infatti nella dimensione spazio-temporale della vita di tutti i giorni, luogo della riproduzione della normalità e della follia, che incontriamo l’altro, dimensione che ci consente di cogliere l’individuo nella sua interezza, con le sue fantasie e le sue angosce, le sue capacità e le sue insufficienze, la sua diversità e le sue aspettative. La quotidianità che si deve cercare di favorire, quindi, è il vivere la presenza degli operatori non come presenza rassicurante, ma come dimensione relazionale orientata al cambiamento. Da ciò emerge, come base del nostro intervento, un nuovo parametro: la prospettiva di un trattamento possibile le cui linee guida possiamo proporre con questa sequenza: 1) r...

Il tempo nostro ! ? ! ? !

Il gesto per il gesto, la lotta per la lotta, ecc., e specialmente l’individualismo gretto e piccino, che poi è un capriccioso soddisfare impulsi momentanei, ecc. (In realtà, il punto è sempre quello dell’"apoliticismo" italiano, che assume queste varie forme pittoresche e bizzarre). L’individualismo è solo apoliticismo animalesco, il settarismo è “apoliticismo”, e, se ben si osserva, infatti, il settarismo è una forma di “clientela” personale, mentre manca lo spirito di partito che è l’elemento fondamentale dello “spirito statale”. La dimostrazione che lo spirito di partito è l’elemento fondamentale dello “spirito statale” è uno degli assunti più cospicui da sostenere e di maggiore importanza; viceversa l’“individualismo” è un elemento animalesco, “ammirato dai forestieri”, come gli atti degli abitanti di un giardino zoologico. (Antonio Gramsci)

La credenza che la realtà che ognuno vede sia l'unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni. (Paul Watzlawick)

E' certamente difficile intervenire sul dramma del ragazzo di sedici anni suicida a Lavagna, ma credo che sia giusto esprimere il proprio pensiero di fronte a cose che turbano giustamente l'intera opinione pubblica nazionale. Io ritengo che quanto accaduto vada inquadrato nell'ambito della genitorialità. Perciò sono fermamente convinto che ognuno deve svolgere il proprio compito e non può demandarlo ad altri soprattutto ad una istituzione repressiva che per definizione non ha "finalità pedagogica" o di sostegno, per cui nell'interfacciarsi con questo tipo di problematica occorre avere consapevolezza del proprio ruolo e non invadere quello degli altri nella fattispecie Ser.T (Servizio per la Tossicodipendenza), NPI (Neuropsichiatria infantile) e Servizi Minorili dove ci sono le professionalità adeguate a sostenere e a cercare di far evolvere in maniera equilibrata un'adolescente e il suo sistema familiare e relazionale in genere. Per prima cosa bisogna aver...

Liberi di muoversi, liberi di stare fermi. Liberi di essere.

"Quando non ho denaro per viaggiare, non ho nessun bisogno, cioè nessun bisogno reale e realizzantesi di viaggiare" - sosteneva Marx nei suoi manoscritti - "Se ho una certa vocazione per lo studio, ma non ho denaro per realizzarla, non ho nessuna vocazione per lo studio, cioè nessuna vocazione efficace, nessuna vocazione vera. Al contrario, se io non ho realmente nessuna vocazione per lo studio, ma ho la volontà e il denaro, ho una vocazione efficace. Il denaro, in quanto è il mezzo e il potere esteriore, cioè nascente non dall'uomo come uomo, né dalla società umana come società, in quanto è il mezzo universale e il potere universale di ridurre la rappresentazione a realtà e la realtà a semplice rappresentazione: trasforma tanto le forze essenziali reali, sia umane che naturali in rappresentazioni meramente astratte e quindi in imperfezioni, in penose fantasie". Questo spiegherebbe perché colui che non ha denaro, occasioni, possibilità sia un uomo allenato da se...

Tenacia e Passione

“Un sasso gettato in uno stagno - scrive Gianni Rodari in Grammatica della fantasia - suscita onde concentriche che si allargano sulla superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro". Il nostro impegno è far diventare la nostra presenza quotidiana come il sasso nello stagno che produce le sue onde.

Valutazione e Stima

Alla base dell'autostima c'è l'autovalutazione, la quale può esprimersi come sopravvalutazione o come autosvalutazione o sottovalutazione per una considerazione errata che ciascuno può avere di se stesso rispetto agli altri o alla situazione in cui di volta in volta si trova ad operare. L'oscillazione della valutazione che uno ha di sé è in stretta relazione con il concetto di Sé e di Compensazione. Una riflessione organica sul Sé è stata proposta da diversi psicoanalisti, i quali sostenevano che i sentimenti, le idee, le scelte e le azioni dell'uomo raggiungono il loro più alto sviluppo nella "reciprocità sociale", ma iniziano e terminano nella "intimità del Sé cosciente". Perciò il processo psichico non trova il suo compimento nell'adattamento o nell'autorealizzazione, ma in un percorso che trascende la realtà e le potenzialità individuali e che si esprime nella "espansione del Sé", attraverso "azioni creative" che ...

Il massimo del minimo

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Lo sforzo fatto per conquistare una verità, fa apparire un po' come propria la verità stessa, anche se alla sua nuova enunciazione non si è aggiunto nulla di veramente proprio, non s'è data neppure una lieve colorazione personale. Ecco perché spesso si plagiano gli altri inconsciamente, e si rimane disillusi per la freddezza con cui vengono accolte affermazioni che riputavamo capaci di scuotere, di entusiasmare. Amico mio, ci ripetiamo sconsolatamente, il tuo era l'uovo di Colombo. Ebbene, non mi importa di essere lo scopritore dell'uovo di Colombo. Preferisco ripetere una verità già conosciuta al cincischiarmi l'intelligenza per fabbricare paradossi brillanti, spiritosi giochi di parole, acrobatismi verbali, che fanno sorridere, ma non fanno pensare. La giardiniera plebea è sempre la minestra più nutriente e più appetitosa appunto perché preparata con le civaie più usuali. Mi piace vederla ingoiare a larghe cucchiaiate dagli uomini gagliardi e ricchi di succhi gast...